Achille
2 min read“Primo studio per uno spettacolo sulla fragilità umana”
A Noto, Codex si avvia alla conclusione e lo fa con un altro, importante risultato: un inedito progetto artistico-culturale.
La nuova produzione, nata all’ interno della rassegna di teatro, musica, danza e formazione culturale, ha avuto luogo venerdì 15 ottobre, alle 20,45, al Teatro Tina Di Lorenzo di Noto e ha visto in scena l’attore, nonché direttore artistico di Codex, Salvatore Tringali, accompagnato dal musicista Riccardo Leotta, con la regia di Orazio Condorelli.
Si tratta di “Achille”: un primo studio per uno spettacolo sulla fragilità umana, un progetto della compagnia Condorelli/Tringali che racconta una storia moderna prendendo spunto dalla figura dell’eroe della mitologia greca.
Tringali si serve di un’affermazione di Simon Weil che ne “L’Iliade, il poema della forza”, afferma: il tempo, non ha trasformato questo poema in una storia che non ci riguarda più ma è un mito che illumina le nostre vite con lo splendore delle sue immagini.
Nasce per questo Achille: capovolgere il classico stereotipo dell’eroe greco.
Achille non viene più visto solo come un personaggio forte e imbattibile ma come un essere umano impregnato delle sue fragilità.
Purtroppo la società moderna ha associato la fragilità a una mancata efficienza: il mito della perfezione, dell’uomo che sa bastare a sé stesso permea la nostra cultura.
In realtà, proprio l’accettazione del nostro essere fragili, ci apre alla dimensione della bellezza e ci permette di acquisire nuova consapevolezza e forza.
Inoltre, proprio queste emozioni facilitano la relazione con l’altro in quanto ci rendono più propensi all’incontro.
Un primo studio quello cui abbiamo assistito, ma ricco di promesse e riflessioni.
Carmen Giulia Tiralongo
IV A Liceo C lassico