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Di fronte agli occhi degli altri

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La forza del resistere raccontata attraverso un gioco di tatto, danza e improvvisazione.

Domenica, 19 Settembre, Virgilio Sieni è tornato sul palco della nona edizione del Codex Festival  con un altro spettacolo da lui ideato e interpretato: “Di fronte agli occhi degli altri”.
Il titolo si ispira al testo di Susan Sontag “Davanti al dolore degli altri “e riflette sul senso di condivisione della propria tensione interiore, in modo da rendere, forse, più tollerabile l’esperienza del dolore e la forza del resistere.
Lo spettacolo nasce su invito del Museo della Memoria di Bologna e dell’Associazione Parenti delle Vittime della Strage di Ustica nel 2012, come denuncia e ricordo della tragedia. Allora Virgilio Sieni aveva ideato delle “danze in memoria”, duetti improvvisati con alcuni partigiani e famigliari delle vittime.
Partendo dall’esperienza così coinvolgente del 2012, Sieni ha deciso di riproporre lo spettacolo adattandolo a contesti diversi.
Una partitura coreografica, una specie di flusso di emozioni capace di trasformarsi in danza, sulle note della chitarra, dal vivo, di Fabrizio Cammarata.
La performance è articolata in una trasmissione diretta tra il coreografo e gli ospiti, incontrati poco prima e coinvolti  in danze che raccontano  trame che, di volta in volta, si compongono rispetto alle persone e al loro vissuto.


Seduti, in fondo al palco, su una fila di sedie, ciascuno è invitato in scena dal coreografo, che guida i loro movimenti con gesti fluidi e continui, dando luogo ad uno scambio di sensazioni e ad un gioco espressivo all’interno di una danza unica e irripetibile, perché in costante mutamento, non data e precostituita.
Al termine dello spettacolo gli otto ospiti hanno condiviso con gli spettatori le emozioni scaturite dalla loro esperienza:
Sig.ra. Mariuccia Senia:
Sembra tutto facile, ma nel momento in cui ci si trova dentro, si ha sempre timore di sbagliare, come nella vita di tutti i giorni”

Sig. Giuseppe Di Benedetto:
È stata una serata estemporanea, in cui ci siamo aperti ai nostri ricordi, senza dubbio un’esperienza unica e irripetibile, che di volta in volta susciterebbe nuove emozioni”

Sig. Pippo Grillo:
” Nella mia vita ho fatto il barbiere e ho anche esperienza di teatro, ma questa è stata l’esperienza più particola della mia vita…la porterò sempre nel cuore. Ringrazio il maestro   ( Virgilio Sieni) per averci coinvolto e aver reso artista ognuno di noi in due minuti.”

Sig. Francesco Schemmari:
” Io ho quasi un secolo, ho sempre voluto fare il “massaro” da bambino, ma per vari motivi non ho potuto e mi sono cimentato in altri mestieri. Il fatto è che ancora oggi, alla mia veneranda età, non so ancora cosa voglio fare da grande; però una cosa l’ho capita: devo vivere al meglio ogni istante della mia vita e stasera mi sono goduto lo spettacolo, anche prendendovi parte”.

Con gli interventi dei protagonisti/attori inconsapevoli, lo spettacolo ha avuto termine, lasciando in tutti noi spettatori e spettatrici un senso di grande dolcezza e malinconia e al tempo stesso la consapevolezza dell’importanza dei ricordi.

 

Elisa Colombo

Erika Fidelio

Elena Bellavita

V A liceo classico

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