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Erasmus+ KA101 Listening to You – Multicultural Dialogue

Helsinki, 18-22 luglio 2022 – Diario del percorso di formazione in Finlandia di un gruppo di docenti del “Matteo Raeli” 

Il nostro viaggio comincia qui: la Biblioteca OODI, polo culturale e mediatico nel cuore pulsante di Helsinki. Avveniristica struttura a forma di nave che cattura la luce da ogni angolo, dotata di ambienti atti alla lettura, alla musica, all’informatica, all’arte, al cucito, al relax; generosa di sale conferenza e di spazi ludici in cui i bambini possono abbinare lo svago e la creatività all’ascolto di fiabe.  Metafora della ricerca che naviga verso ogni direzione culturale, nella quale è possibile sperimentare nuove forme di socialità e di approccio al sapere e a cui chiunque, a qualsiasi età, può accostarsi nella modalità prediletta.

È qui che ci accoglie la nostra relatrice, Yosra Farid, che si presenta raccontandoci il suo incredibile vissuto, in cui si incrociano due culture profondamente diverse, persino divergenti, di cui lei ha avuto l’opportunità di nutrirsi, quella egiziana del padre e quella finlandese della madre, capaci comunque di individuare una via di dialogo e interagire tra loro.

Yosra ci avvia così alla sorprendente scoperta del sistema scolastico per il quale la Finlandia, nel 21°secolo, si è guadagnata il posto di uno dei principali paesi leader nel campo dell’Educazione. La relatrice precisa subito che gli studenti sono i nostri “doni per prevedere un futuro migliore” e che bisogna prendersi cura di loro ispirandosi al principio di equità piuttosto che a quello di uguaglianza: ogni individuo deve avere pari accesso e opportunità all’istruzione nonché il diritto di riconoscimento, rispetto delle diverse esigenze e circostanze che lo aiutano a raggiungere un risultato o uno scopo uguale. Ne consegue la necessità di conoscere attentamente la personalità dell’utenza e studiare strategie didattiche di adattamento alle molteplici forme di approccio alla cultura, in una prospettiva inclusiva piuttosto che integrativa.  In quest’ottica, tutti gli studenti, di ogni età, anche svantaggiati sotto il profilo sociale, mentale o fisico, indipendentemente dalle rispettive origini, dalla religione, dal sesso, dallo stato socio-economico, partecipano pienamente al dialogo educativo, insieme ai coetanei, attraverso ragionevoli attività su misura multidimensionali per soddisfare le esigenze individuali. E i risultati, frutto di stili cognitivi diversi, costituiscono un notevole beneficio a vantaggio dell’intera classe, chiamata quotidianamente al confronto.  

Anche l’ambiente scolastico deve rispecchiare questo ambizioso progetto educativo. A tal proposito la nostra relatrice ci mostra una slide che sembra quasi sfidarci, stimolando in noi degli interrogativi.  L’immagine ci richiama immediatamente il nostro tradizionale ambiente scolastico, che talora amiamo variare con la disposizione dei banchi a semicerchio intorno alla cattedra. Yosra ci spiega che si tratta di un contesto da tempo obsoleto in Finlandia e non consono alle nuove frontiere educative, in quanto favorisce il disimpegno, la mancata attenzione, lo scoraggiamento di fronte alle difficoltà, cause ben note di dispersione scolastica, ma soprattutto non rispetta la diversità, proponendo un’univoca modalità di approccio alle discipline che non tiene conto delle molteplici forme di intelligenza, ad. es. razionale, emotiva, creativa, manuale, artistica ecc…

Yosra ci propone dunque a confronto un’altra slide raffigurante un’aula dinamica tipica delle scuole finlandesi attuali, con spazi attrezzati per svolgere attività diverse anche all’interno della medesima disciplina, biblioteche, laboratori condivisi, dove studentesse e studenti hanno modo di apprendere gli stessi contenuti con gli strumenti che più si addicono alle loro rispettive inclinazioni, abilità, capacità e modalità di apprendimento. Un ambiente sano, propositivo, aperto, accogliente, in cui ciascuno trova il suo posto e si sente a proprio agio, raggiungendo gli obiettivi con modalità differenti ed esprimendo in maniera libera la propria identità. In un simile contesto, è proprio difficile immaginare fenomeni di dispersione scolastica, che infatti in Finlandia rasentano percentuali veramente irrisorie.

Gli studenti sono abituati alla collaborazione attiva e, sotto la guida degli insegnanti, si concentrano sulla scoperta dei fatti che vengono destrutturati e riutilizzati per creare qualcosa di nuovo. Questo processo di apprendimento non viene giudicato attraverso una mera valutazione numerica, ma utilizzando schede di osservazione sui progressi raggiunti.

Questo programma di formazione ci ha consentito di conoscere non soltanto il sistema educativo scolastico ma anche lo stile di vita finlandese, attraverso le lunghe passeggiate nel verde dei boschi di conifere e betulle, tra i laghi che trapuntano il paesaggio, il rispetto delle regole di convivenza civile, il piacere della convivialità gustando le prelibatezze locali in un luogo iconico come il porto.

“Con l’istruzione, vediamo il potere nella differenza e promuoviamo l’uguaglianza nell’individualità, per distinguerci come nazione all’interno di un mondo unito”. Con queste parole ci ha salutato la nostra formatrice, Yosra Farid, con la quale ci siamo ripromesse/i di dare seguito a questa formazione anche in Sicilia.

Patrizia Cretto, Ada Dimauro, Santinella Fortuna, Cettina Fusca, Cristina Marescalco, Elena Novara, Giacomo Privitera, Sally Tardonato

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