Ven. Apr 26th, 2024

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Due libri tante storie di ‘ diversa fragile unicità’

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La diversità come dono, opportunità, arricchimento. Questo il fil rouge di due appuntamenti significativi all’interno della IX edizione della ‘Mostra internazionale del libro d’artista’ tenutasi a Noto nei mesi di novembre e dicembre scorsi, la cui tematica per il 2022, come ha specificato l’organizzatrice della manifestazione, Cettina Lauretta, era ‘ La fragilità’ in tutte le sue declinazioni.

Il primo incontro a cui abbiamo partecipato, tenutosi il 4 dicembre nella sala lettura della Biblioteca Comunale, ha puntato i riflettori su una problematica di grande attualità: l’immigrazione. A parlarcene è stata Maria Bruna Noto, autrice di ‘Ragazzi Scalzi’, (Operaincerta editore), un libro testimonianza sulle storie di minorenni immigrati non accompagnati ospiti della cooperativa sociale Filotea che opera nel ragusano presso cui lei lavora come educatrice. Attraverso la lettura di alcuni brani del testo e le incalzanti domande poste alla scrittrice, è emerso un quadro molto dettagliato delle realtà che operano nel nostro territorio per consentire ai ‘ragazzi scalzi’, appunto, provenienti dall’Africa o dall’Asia, di avere una seconda opportunità di vivere la propria esistenza in modo dignitoso nonostante un passato doloroso, a volte impossibile da ricordare, una cultura differente dalla nostra, e la diffidenza, quando non è odio, che serpeggia nella mente di chi considera il ‘ diverso da se’ un ostacolo alla propria realizzazione.

Sempre di diversità, stavolta legata alle scelte di orientamento sessuale, si è parlato nell’altra presentazione cui abbiamo preso parte, giorno 10 dicembre nella stessa location. Protagonista la scrittrice netina Concita Gallo che con il suo libro ‘ Tu che indovinavi Beethoven’ (L’Erudita- Giulio Perrone Editore), ha posto l’attenzione su una questione oggi molto dibattuta anche se a volte ipocritamente considerata superata, l’omosessualità. Infatti, Il personaggio principale della storia, ambientata negli anni 80’/90, è Samuel, un ragazzo, poi diventato uomo, che avendo scoperto la propria diversità, è costretto a nasconderla a causa dei pregiudizi sociali. Un libro molto delicato e toccante, come emerso dall’introduzione di Cettina Raudino e da alcuni passi letti da Francesca Azzaro, in cui l’autrice delinea il ritratto di una persona intrappolata nelle fitte maglie della famiglia e del contesto di appartenenza in cui si muovono anche altri attori vittime o complici di un sistema retrogrado e paralizzante. Una riflessione: innanzitutto riteniamo sia importante parlare di questa problematica anche in ambito scolastico, perché’ nonostante viviamo in una società molto evoluta rispetto a quella in cui è ambientata la storia, permangono ancora molti pregiudizi che non sempre consentono a un/una giovane di vivere liberamente il proprio orientamento sessuale senza la paura di dover essere giudicato/a per le proprie scelte. Inoltre, e concludiamo, ognuno di noi dovrebbe accettarsi e amarsi per quello che è perché nel mondo siamo tutti diversi ed è proprio la diversità che ci rende unici. Buona lettura!

La redazione della IVA e VA Scienze Umane

 

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