Gio. Apr 25th, 2024

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La città: tesoro e custode della memoria

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Vivere senza ricordare significa non conoscere qualcosa nella sua profondità, nella sua essenza. Come dice Cicerone: “La memoria è tesoro e custode di tutte le cose”. Essa è, dunque, custode delle cose del passato, del presente e del futuro. 

La memoria culturale riproduce e mantiene viva l’identità di un Paese ed è necessario, allora, essere consapevoli, non ignorarla, ma mantenerla viva attraverso i monumenti che ci arrivano dal passato.

La stessa etimologia della parola “monumento”, dai verbi latini “monere”, che significa “insegnare”, e “manere”, che significa “restare”, spiega la sua duplice funzione: rimanere nel tempo per insegnare. 

Per affermare e consolidare tale principio, grazie all’attività di Educazione civica, abbiamo intrapreso un percorso di riscoperta e di tutela del nostro territorio. Ripercorrendo la storia di Noto, dalla città greca a quella barocca, ci siamo accorti della sua grande ricchezza. 

A causa del terremoto del Val di Noto del 9 e 11 gennaio 1693, che rappresenta uno degli eventi più catastrofici mai registrati in tutta la Sicilia, chiese, palazzi, case e l’intera città furono rasi al suolo. Da tale sciagura, tuttavia, si riuscì a ricavare un importante processo di rifioritura. 

La città di Noto è stata oggetto di un fenomeno di ricostruzione senza precedenti, sulla base del modello ippodameo, secondo una pianta a scacchiera, su due livelli.

Da tale processo hanno avuto origine le numerose opere che oggi ornano il centro urbano. 

Per la loro moltitudine e importanza e per avere una loro visione globale, il mese scorso è stata allestita una mostra, nei bassi di Palazzo Ducezio “Metro Barocco- la città del settecento in miniatura” nella quale, a cura (PCTO) delle/gli alunne/i della IVA Classico e della IVA Artistico del nostro Istituto, sono stati esposti dei piccoli modelli plastici di queste opere, dando la possibilità ai turisti, ma anche agli abitanti del luogo, di osservare con attenzione la fisionomia cittadina.  

Noi, alunne e alunni della classe III B del Liceo classico, siamo entusiaste/i di aver preso parte a questa iniziativa dal momento che ci consente di guardare quello che ci circonda con maggiore consapevolezza, e di mettere in atto quanto sancito dall’articolo 9 della Costituzione italiana: “La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”.

Noemi Mirmina Spatalucente

Gloria Zagame

IIIB Liceo Classico

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