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Mariannina Coffa e la sua Noto

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La poetessa che trovò la libertà nei versi

Domenica 27 marzo 2022, nel Salone delle Feste di Palazzo Nicolaci si è tenuto un evento culturale nel quale è stata ricordata la figura della poetessa netina Mariannina Coffa. La commemorazione nasce dall’adesione dell’associazione FIDAPA Bpw, sezione di Noto a “La Sicilia delle donne”, Festival del genio femminile di Sicilia, giunto alla sua seconda edizione, curato dalle professoresse Marinella Fiume e Fulvia Toscano.
Erano presenti alla serata, oltre alla dott.ssa Mariacristina Toro, presidente FIDAPA che ha aperto i lavori, anche il sindaco dott. Corrado Figura, l’assessore al turismo sport e spettacolo dott. Massimo Prado, il Dirigente Scolastico dell’Istituto Superiore ” Matteo Raeli ”  di Noto, dott. Concetto Veneziano, la professoressa Saveria Cucè e la signora Rosa Bologna che, assieme alla dott.ssa Mariacristina Toro hanno curato l’itinerario poetico/letterario sulla poetessa. Ospite della serata anche la studentessa dell’Accademia di Belle Arti di Brera, Emma Puglia che, con la prof.ssa Cucè esponente de ” Il Contorno Decorato” , referente Enrico Olmari dell’Associazione di Arte Ambientale , hanno progettato e presentato  il bozzetto di decorazione in Arte Murale di Largo Rattazzi. Impossibilitata a partecipare la prof. Marinella Fiume ha inviato un videomessaggio per introdurre la figura di Mariannina Coffa sulla quale lei stessa ha condotto studi molto approfonditi e pubblicato diverse opere.
MA CHI ERA MARIANNINA?
Questa grande donna, vissuta circa nella metà del 1800, fu una giovane romantica e delicata, ma ribelle alle regole del suo tempo. Conosceva la lingua francese, il latino, cosa strana per una donna di quell’epoca. Oltre ad essere un’amante dello studio, era appassionata di musica, teatro e arte.
Si dedicò allo studio del pianoforte e a quattordici anni divenne una pianista professionista, grazie agli insegnamenti del suo maestro Ascenzio Mauceri, del quale si innamorò. Il loro amore fu stroncato dalla decisione della famiglia di lei di darla in sposa ad un ricco ragusano, Giorgio Morana. Gli anni trascorsi a Ragusa con il marito nella casa del suocero Vincenzo Morana, furono per lei molto tristi e difficili: le fu impedito di dedicarsi alla sua passione principale: la poesia.

Secondo la mentalità arretrata del tempo, per una donna era  immorale scrivere.

Nonostante questo divieto Mariannina, pur dedicandosi amorevolmente ai suoi figli  e alle faccende di casa non trascurava la Musa della Poesia, scriveva di notte e riuscì a pubblicare di nascosto molti dei suoi testi poetici e letterari. Morì all’età di 36 anni per una grave malattia e visse gli ultimi anni della sua vita in solitudine, abbandonata dai genitori e dal marito che le impedì di abbracciare anche i suoi figli.

All’alba del 6 gennaio 1878 ” la Capinera che non sorrise” spiccò il suo ultimo volo.
LA PARTECIPAZIONE DEL NOSTRO ISTITUTO
A metà della serata è stato mostrato il cortometraggio in cui la studentessa Perla Leone e lo studente Andrea Giansiracusa del Liceo Classico Matteo Raeli, hanno interpretato rispettivamente Mariannina Coffa e Ascenzio Mauceri, sotto la guida e con l’organizzazione della professoressa Corrada Fatale. Inoltre le studentesse Alessia Alfò e Marianna Arato, anche loro allieve del Liceo Classico Matteo Raeli, hanno letto due  tra le più significative poesie della poetessa. Dopo il discorso del Dirigente scolastico su come la figura di Mariannina lo abbia ispirato durante la sua carriera di educatore, la dott.sa Mariacristina Toro ha consegnato agli interpreti dei due innamorati, due targhe di ringraziamento per la loro partecipazione.
E’ molto importante custodire la memoria storica di figure di donne che ci hanno preceduto, come appunto quella di Mariannina,  in quanto sono esempio da seguire per ridurre il gap di genere tra uomini e donne, ancora, purtroppo, molto presente ai giorni nostri.

Testo a cura di:

Vanessa Brundo, Cristina Carpenzano, Erica Gallo

III A Liceo Classico

Immagini a cura di:

Vittoria Papa, Elisabetta Vilardo

IV A Liceo Classico

 

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