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MATTEO RAELI batte COVID19 1 a 0

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Il Matteo Raeli ancora una volta si è distinto per l’importanza che riserva agli studenti e alle loro esigenze di giovani vite in evoluzione.

Questa volta lo ha fatto continuando la tradizione dell’Erasmus Plus, iniziata nel 2015, e portata avanti anche durante quest’anno scolastico, malgrado gli sconvolgimenti delle regole dovuti alla pandemia.

L’Erasmus+ è un programma gestito dalla Comunità Europea che permette a scuole dislocate in tutta Europa di collaborare al raggiungimento di un determinato obiettivo, attraverso viaggi studio in ognuna delle nazioni coinvolte. Il Matteo Raeli di Noto, che da sempre crede nell’importanza degli scambi fra giovani menti provenienti da diverse culture, ha aderito con i suoi studenti sin dal 2015, nella forte convinzione dell’alta valenza formativa ed educativa di queste occasioni, non solo per la conoscenza della lingua inglese.

Negli ultimi due anni, la pandemia da Covid-19 ha reso difficile lo svolgimento degli eventi in presenza, costringendo le scuole coinvolte a trovare soluzioni alternative, quali lavori asincroni e videoconferenze. Il nostro istituto si è fatto portabandiera nella ricerca di soluzioni alternative ed è riuscito a non interrompere la collaborazione con la Comunità Europea e con il programma Erasmus+, accogliendo ancora una volta studenti, studentesse e insegnanti, questa volta provenienti da Francia, Turchia, Spagna, Romania e Bulgaria.

Infatti, si è appena concluso nella nostra città, su iniziativa del nostro Istituto, il primo evento del nuovo progetto Erasmus Plus “We Want to Breathe Free”, centrato sulle tematiche dell’inquinamento atmosferico.

L’organizzazione di questo evento è stata, ovviamente, complicata dalle norme sanitarie attualmente in vigore. Non è stato possibile, per esempio, che studentesse e studenti stranieri venissero ospitati dalle famiglie di alunne e alunni netini, come avviene di consueto, e si è dovuto invece ricorrere alle strutture ricettive del territorio.

Nonostante le difficoltà incontrate, le/i docenti coinvolti sono riusciti a portare brillantemente a compimento il progetto, lasciando tutte e tutti soddisfatti. Vista l’esperienza positiva, il Raeli si prepara ad ospitare altri incontri durante l’anno scolastico, ma anche ad inviare studentesse, studenti ed insegnanti nelle altre nazioni coinvolte, convinto che sapranno sempre e comunque dimostrare lo spirito di resilienza che sta permettendo al programma Erasmus+ di resistere anche ad una pandemia!

Andrea Rau 4ªB Liceo Scientifico

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