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Il Mediterraneo: una “pianura liquida” tra slanci e insidie

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“Pensare il Mediterraneo, mare complesso e policentrico, diviso e a tratti radicalmente polarizzato, ma aperto a ogni tipo di scambio; accostarsi alla storia di questa “pianura liquida”, cercando di definirne l’ordito in evoluzione, le trame, le insidie, ma anche le virtuosità e gli slanci”.

È questa la visione pluriprospettica dell’ambiente culturale mediterraneo proposta dall’archeologo e soprintendente del mare Sebastiano Tusa e dal saggista e studioso del mondo mediterraneo Carlo Ruta, presentata, attraverso il loro nuovo libro “In viaggio tra Mediterraneo e storia”, durante il terzo incontro del progetto culturale Nòstos, organizzato dalla “Naxoslegge”, giorno 22 aprile presso Palazzo Nicolaci a Noto.

Moderatrice dell’incontro Fulvia Toscano, presidente dell’Associazione Culturale “Naxoslegge”, che, con le sue domande mirate, ha aperto l’incontro.

Gli autori hanno sottolineato in primo luogo l’importanza di sentirsi fieri di essere mediterranei, perché il “nostro mare” è connettore di genti, saperi e civiltà. Purtroppo spesso nella storia è stato “teatro bellico” di scontri e incontri tra i popoli, ma è a partire da tali contatti di uomini e di idee che molti dei fenomeni avvenuti sul piano linguistico, dalla creazione dell’alfabeto ad opera dei Fenici, hanno reso il Mediterraneo la culla delle civiltà e delle tre grandi religioni monoteiste. Anche nei secoli del Medioevo, epoca considerata oscura e gravata da una diffusa superstizione, si sono verificati eventi di grande portata: il “Corpus iuris civilis” di Giustiniano, il Monachesimo benedettino, la mobilitazione islamica contro l’Occidente. Il Medioevo è perciò, secondo Sebastiano Tusa e Carlo Ruta, la “notte stellata” del Mediterraneo.

Approfondendo il discorso sull’Islam, è stato inevitabile il riferimento ai contemporanei attacchi terroristici in Occidentale da parte degli estremisti islamici. In particolare Carlo Ruta ci ha spiegato come l’Islamismo si sia radicato nella cultura occidentale nel corso della storia: dalla battaglia di Lepanto, scontro tra i due imperialismi turco e cristiano per l’egemonia del Mediterraneo, alla diffusione della religione islamica in paesi come Spagna, Francia e Inghilterra. La storia del mondo islamico del Mediterraneo ci fa comprendere perché l’obiettivo principale del terrorismo attuale è proprio lo scardinamento dell’ordine dei paesi dove l’Islam moderato è ampiamente diffuso, radicato e integrato, ecco perché quella che appare come uno scontro di civiltà, in realtà è una guerra interna allo stesso Islam.

La conclusione dell’incontro ha centrato l’attenzione degli intervenuti sull’importanza dei nostri luoghi come espressione di questo Mediterraneo e delle sue trame, ma soprattutto del compito che è affidato a noi tutti: custodire la bellezza delle Terre del Sud-Est.

Istituto “Matteo Raeli”- Noto

Liceo Scientifico – Liceo Economico Sociale

Sez. via Montessori

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