Gio. Apr 18th, 2024

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Presentazione del nuovo romanzo di Cetty Amenta “La riscossa della lumaca”

 

Giorno 2 Dicembre presso la Sala Gagliardi in Noto si è tenuta la presentazione dell’ultimo romanzo di Cetty Amenta: “La riscossa delle lumache”. L’evento, organizzato dal club Fidapa sezione di Noto e dalla Pro Noto, ha visto presente un folto pubblico, i presidenti dei rispettivi club, la dott.ssa Maria Cristina Toro e il dott. Piero Giarratana, e il sindaco di Noto dott. Corrado Figura. Relatrice dell’evento è stata la dott.ssa Cettina Raudino, moderatrice la dott.ssa Valentina Alfò, vicepresidente della Pro Loco. Il romanzo narra la storia di Silvana, una donna orfana dei genitori, cresciuta dalle sorelle, che va in sposa al maturo e fascinoso Fausto. Dopo un primo periodo apparentemente felice, Silvana viene a conoscenza dei continui tradimenti del marito, che piano piano la trascina negli inferi. Silvana resta imprigionata così nel suo vittimismo e nell’incapacità di prendere una decisione. È dunque una donna che, ferita e allontanata, precipitando nella depressione e nell’aggressività tipica delle vittime, cova vendetta e gelosia spropositata e si aggrappa al rapporto che ha con il marito, un rapporto di potere, nulla di più. Silvana arriva a creare attorno a sé un’aurea di vittimismo, che la porta, per orgoglio o vigliaccheria, quasi a non voler mutare la propria condizione. Dunque partendo proprio dalla riscossa della lumaca, un piccolo mollusco che riesce a scampare alla morte sfuggendo al panaro, allo stesso modo la protagonista sfuggirà alla gabbia, alle catene sociali e psicologiche che la tengono prigioniera, riuscendo quindi, dopo infinite sofferenze e incapacità di reazione, a riprendere in mano la sua vita e a tornare a gioire. Il romanzo è ambientato in una Noto contemporanea ma al tempo stesso molto diversa da quella che siamo abituati a vivere; è la Noto delle chiacchiere, dei pettegolezzi, un paese meschino che rispecchia i protagonisti maschili. Ha raccolto grande approvazione la scelta linguistica, che mira a trasmettere la “sicilitudine” di cui è permeato il romanzo, che è reso sapido e accattivante dall’ uso del dialetto. Sono descritte inoltre scene dell’immaginario collettivo che contribuiscono a rendere il racconto a noi familiare, il tutto utilizzando comunque un tono molto leggero e a tratti pungente nonostante la  profondità dell’argomento.

Giudice Angelica 4^A Liceo classico

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