Mer. Apr 24th, 2024

RAELIOGGI

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Occhi sulla città

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La macchina fotografica permette di vedere dettagli che di solito non notiamo, come le relazioni tra persone che da sempre abitano la stessa città, lo stesso quartiere. Mi riferisco in particolare ai rapporti basati su quella sintonia e familiarità, che possono far generare legami amicali profondi tra compaesani.

La mia fotografia ritrae due persone, due donne, due amiche, due “comari” che scambiano pensieri e racconti affacciate ad una finestra.

Essere “comari” in Sicilia è come essere sorelle, avere un rapporto che possiamo definire sacro. Diverso dal legame di sangue, esso è basato sulla fiducia reciproca, sulla confidenza, sulla complicità. Senza tutto ciò, Noto non sarebbe ciò che è, senza tutti i suoi eventi, le feste, le occasioni che consentono alla comunità di riunirsi, di essere orgogliosa.

Arrivando in questo paese, pieno di storia, cultura, voglia di conoscere persone nuove e relative abitudini, sono stata inondata da un sentimento d’amore, d’affetto e mi sono sentita accolta.

Ho percepito l’importanza che si dà al trascorrere del tempo insieme, al passato e ai ricordi eterni, ricordi indelebili, incisi nella mente, come le rughe sul volto. Segni che evocano ricordi, storie da raccontare scritte sul viso.

Lo spirito di questo paese è fatto di gesti, di usanze, di parole colorite, di metafore, di notizie sussurrate e di cose non dette.

Descriverei questo popolo come illuminato dai raggi del sole, che lo rendono allegro, dal cuore grande, comprensivo ed espressivo con il suo caratteristico dialetto.

La foto esprime un’immensa umanità e un forte calore, caratteristiche che contraddistinguono il popolo siciliano, un popolo capace di costruire dei legami che rimangono invariati nonostante lo scorrere del tempo.

 

Sara Popović

4ªB Liceo Scientifico

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