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Passeggiando per le vie di Noto… altri nomi in antiche strade

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Sabato 29 febbraio, a Noto, ha preso vita una passeggiata lungo il centro storico della città per intitolare alcune vie a Donne che hanno detto NO!, “Donne S-Legate”.

Questo progetto, che fa parte di una più vasta rete di iniziative che comprende concerti, spettacoli teatrali e conferenze, è stato fortemente voluto dall’Istituto Matteo Raeli, e patrocinato dal Comune di Noto, nella persona dell’assessora alla Cultura e alle Pari Opportunità Giusi Solerte, che ha chiesto e ottenuto l’ampio sostegno della rete sociale delle associazioni (Toponomastica Femminile, Soroptomist Club Val di Noto, Semaforo Rosa, Fidapa di Noto, Collettivo Vionnet, Pro Loco di Noto).

 

Il Matteo Raeli, grazie al dirigente Concetto Veneziano e a numerose/i docenti, da alcuni anni è impegnato in questo campo e ha curato, con entusiasmo e grande coinvolgimento di studenti di tutti gli indirizzi di studio, questo progetto. Obiettivo di Donne che hanno detto no!, e di tutte le iniziative correlate, è quello di difendere i diritti delle donne e l’uguaglianza di genere in ogni campo, dalla lingua alla cultura. Il percorso ha visto ogni classe presentare storie di donne che si sono distinte per la loro particolare determinazione, che hanno rifiutato di seguire i modelli dell’epoca in cui sono vissute per ottenere ciò a cui aspiravano. Ad aprire la manifestazione sono stati il dirigente scolastico e l’assessora, che hanno espresso, orgogliosamente, l’impegno delle due istituzioni e hanno ringraziato le associazioni, le/gli insegnanti e le/gli studenti. In particolare, il dirigente ha auspicato, negli anni futuri, di poter celebrare, insieme alle donne che hanno detto NO, “gli uomini che hanno capito”.

Ben 28 sono state le donne di cui studentesse e studenti, per mezzo di particolari cornici decorate e personalizzate, hanno parlato, talora esponendone la biografia, in altri casi facendo sì che si raccontassero.

L’elenco delle donne è eterogeneo, si è iniziato con Daniela Carrasco, El Mimo, e con la battaglia delle donne cilene, per poi parlare di Isabella Rau della Ferla (la badessa di ferro) e di Teresa Schemmari (antropologa che si è concentrata sullo studio della cultura e delle tradizioni dei caminanti, nomadi di Sicilia, e dirigente del settore dei servizi sociali della città), passando per pittrici come Artemisia Gentileschi e Berthe Morisot, e poi donne che hanno fatto tanto nella politica e nelle istituzioni come Renata Fonte (assessora per l’Ambiente), Lidia Poët (prima avvocata d’Italia) e Nilde Iotti (madre della repubblica e Prima Presidente della Camera).

Ancora donne che, attraverso la scrittura o la filosofia, hanno portato avanti le loro idee, come Alda Merini (grande poeta e scrittrice), Simone Weil (filosofa), Sibilla Aleramo (scrittrice), Rosa Balistreri (cantante e cantastorie) e Miriam Makeba (la cantante per i diritti civili). Studiose e scienziate come Sabina Spilrein (psicanalista), Mariannina Ciccone (fisica e matematica) e Margherita Hack (scienziata e astrofisica).

E ancora attiviste che si sono battute in numerosi campi come Rose Montmasson (l’unica donna della spedizione dei Mille), Azucena Villaflor e le madri di Plaza de Mayo, le sorelle Mirabal (Le Farfalle), Rosa Louise Parks (attivista per i diritti civili), Sophie Scholl (antinazista), Sahar Khodayari (la ragazza blu), Ayse Deniz Karacagil (cappuccio rosso) e Ana Maria de Jesus Ribeiro da Silva (rivoluzionaria risorgimentale, la famosa Anita Garibaldi), oltre a numerose imprenditrici in vari campi come Luisa Spagnoli ed Elsa Schiaparelli (stiliste) o Franca Jacona Florio (la regina di Sicilia), o la mistica Rosa Curcio (Madre Maria Crocifissa).

Il percorso e l’intitolazione delle vie a queste donne speciali ha cercato di scuotere le coscienze sulla necessità di liberarsi da tanti stereotipi di genere, come quelli che hanno visto, nel corso della storia, le donne e gli uomini occupare ruoli diversi.

Queste donne S-legate, con la loro vita, hanno dimostrato che niente è impossibile o che tutto è possibile solo se lo si persegue con convinzione e dignità, senza pensare ai tanti ostacoli che si potranno incontrare e senza aspettarsi tanti sì, ma disposte, se necessario, a DIRE NO!

Andrea Rau II B Liceo Scientifico
Chiara Tagliaferro I B Liceo Scientifico

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