Gio. Apr 25th, 2024

RAELIOGGI

le Notizie al Primo Posto

Incontro a quattrocchi con Shakespeare


Giorno 4 settembre 2021, alle ore 21.00, si è tenuto presso il Teatro Tina di Lorenzo di Noto, “un incontro a quattrocchi” con Sir William Shakespeare per fare due chiacchiere con lui sulla sua biografia, su cosa è stato fatto delle sue opere, su più di quattrocento anni della sua storia post-mortem dentro e fuori dalla scena.
Lo spettacolo ha avuto inizio con la citazione di Jerome Salinger tratta da “Il Giovane Holden”: “quelli che mi lasciano proprio senza fiato sono i libri che quando li hai finiti di leggere vorresti che l’autore fosse un tuo amico per la pelle e poterlo chiamare al telefono”.
Protagonista della serata è stato l’attore Woody Neri, il quale ha saputo brillantemente e sapientemente rappresentare il più grande tragediografo di tutti i tempi: William Shakespeare.
Woody Neri compie un vulcanico tour de force attoriale. Dolce e rabbioso, energico e delicato, ripercorre con ironia, pervasa di rimpianto, le tappe di una furia creativa che ha messo insieme la poesia con il successo. Stigmatizzando, di contro, la netta differenza dei giorni nostri, in cui le due cose appaiono inconciliabili, se non proprio impossibili.
Il regista Sotterraneo immagina un incontro ravvicinato con il “Bardo“, tra excursus biografici e accecanti riflessioni sul senso del fare teatro.
Aristofane, alcuni secoli fa, immaginò con “Le Rane” di riportare sulla terra Eschilo, ormai morto, per dare consigli alla città e renderla migliore e vivibile.
Sotterraneo prova la stessa sfida, evocando “il più grande teatrante di tutti i tempi” per cercare di sottrargli il segreto di una forma d’arte sapiente e popolare, capace di arrivare a tutti  senza perdere in complessità.
Il pubblico segue con molta attenzione, il ritmo è veloce, incalzante e tiene gli spettatori incollati all’azione, stimolando allo stesso tempo una crescente curiosità verso Shakespeare e il suo teatro.
Shakespearology è, insomma, il cilindro di un mago dal quale escono una sfilza di aneddoti e curiosità sdoganate attraverso doppiaggi cinematografici e canzoni interamente interpretate chitarra e voce dal performer, fino alla messa in scena del ruolo più paradossalmente difficile da interpretare per il più grande tragediografo di sempre, la propria morte.
Per questo modo di interpretare le tematiche in maniera innovativa, coinvolgente e moderna, lo spettacolo è stato vivamente apprezzato dalle studentesse e dagli studenti del Liceo Classico Matteo Raeli Noto, guidate/i dalle brillanti professoresse Cettina Raudino e Corrada Fatale.

 

 

Marianna Arato

IV A liceo classico

 

Copyright © All rights reserved. | Newsphere by AF themes.