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Sono solo un uomo, di Alessandro Miele

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Venerdì 17 settembre, nell’ambito del CODEX, festival di teatro, cinema, musica e formazione culturale, abbiamo assistito, al teatro Tina di Lorenzo, alla rappresentazione di Alessandro Miele “Sono solo un uomo”, frutto di un laboratorio della durata di dieci ore, che ha visto protagonisti giovani ragazzi e ragazze.

A rompere il silenzio è stato il video del “Salotto siciliano”, un podcast composto da 8 ragazzi di Noto, sull’inquinamento ambientale causato dai rifiuti abbandonati sul territorio locale. Con l’obiettivo di sensibilizzare sull’argomento, Nicola Lupo, accompagnato dalle riprese di Roberto Celestri, ha mostrato che grazie alla collaborazione e all’impegno di tutti è possibile cambiare in meglio.

Concluso il video, la scena si è aperta con Alessandro Miele che ha mostrato come, nella sua immaginazione, un bambino appassionato di calcio sia riuscito a coronare il suo più grande sogno.

Il testo, scritto quindici anni prima, e mai messo in scena prima d’ora, racconta infatti della carriera calcistica di Roberto Baggio, che talvolta assume le sembianze di Ulisse, come fosse un mito moderno, a tratti ironico. L’impresa calcistica di Baggio, raccontata come fosse un’odissea, inizia con l’invocazione alla Musa recitata dallo stesso Miele e continua sovrapponendo la vita di Ulisse a quella del calciatore: i suoi allenamenti di calcio alla grande guerra di Troia, la nazionale all’isola di Circe, gli insulti della gente per lo sbaglio all’ultimo rigore all’avventura di Ulisse tra le sirene, la sua esperienza al Bologna alla sua Calipso e, infine, il suo arrivo al Brescia al suo ritorno ad Itaca. Baggio, proprio come Ulisse, è riuscito sempre a superare tempeste, infortuni, ostacoli e avversari, creando passo dopo passo, e non cedendo mai, la sua carriera calcistica.

 

Alice Ucciardo

Annarita Mollura

Classe VA Liceo Classico

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