Sab. Apr 27th, 2024

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Le donne di Dante. L’ultimo lavoro di Marco Santagata

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Prosegue il mio viaggio per libri su Dante.

Se il Dante del prof. Barbero era un attivo cittadino immerso nella politica, Le donne di Dante del prof. Marco Santagata ci fa capire meglio quanto il Nostro sia attuale.

Come nel Dante di Barbero, conosciamo Dante dai primi anni di vita, le prime donne da lui incontrate, le due figure familiari, la mamma, di cui si sa poco, e la sorella. Ma il mito della giovinezza di Dante è Beatrice. Santagata, riportando numerosi passi tratti dalla “Vita Nova”, approfondisce la sua figura, distinguendo veridicità da idealizzazione mitica e, soprattutto, studiando la relazione tra il Poeta e la donna angelicata. Un racconto avvincente questo rapporto tra vita e opera, i due livelli della narrazione di Santagata in cui la biografia diventa ermeneutica dell’opera. È proprio qui la modernità di Dante. Il giovane Dante accetta e ricambia il saluto rivoltogli da Beatrice, arrivando, secondo alcune ricostruzioni, a intrattenersi con lei sotto il suo balcone. È un Dante che viola i codici etici e la mentalità del tempo, un Dante nostro contemporaneo.

Santagata, e la sua curiosità sugli esseri umani, è il file ruoge del racconto su questo Dante moderno e le sue donne. Particolarmente significativo è il confronto tra le due grandi donne ispiratrici, cioè Beatrice e Laura; o la descrizione delle reali e probabili donne contemplate da Dante dopo la morte di Beatrice (con quest’ultima che lo rimprovera).

Nella seconda parte, quella per me più bella, il prof. Santagata analizza le donne della Divina Commedia. La prima cosa che salta all’occhio è come il Poeta non perda mai l’occasione di far politica. La prima è Francesca e la sua storia d’amore con Paolo. Le conseguenze di quel bacio, l’uccisione dei due cognati era un fatto di cronaca dell’epoca che il poeta apprende sicuramente quando si trova da Guido Novello da Polenta, nipote di Francesca. Dante ascolta la loro storia con “pietà”, con quel cumpatior che lo porta a svenire. Poi, nel V canto del Purgatorio, l’incontro con Pia De Tolomei. Pia è l’emblema della dolcezza perché alla violenza del marito non risponde con la violenza. Una figura avvolta nel mistero è sicuramente quella di Matelda che Dante incontra alla fine del Purgatorio. La funzione da lei svolta è doppia poiché conduce il poeta a Beatrice, ma è anche simbolo del paradiso terrestre. Nel III canto del Paradiso, Dante incontra Piccarda Donati. È il momento dell’amore divino. Piccarda, divenuta suora, viene strappata dal convento dai fratelli Corso e Forese per essere data in sposa a Rossellino Della Tosa. Poi Cunizza da Romano, premiata da Dante per aver amato. Ma Beatrice rimane l’angelo personale del Poeta, l’amore miracolo. In fondo l’amore è la spinta di tutta l’esperienza di Dante.

La bellezza de Le donne di Dante è anche nella ricchezza dell’apparato iconografico. Illustrazioni, dipinti, opere dedicate a Dante e alla Divina Commedia, con le sue donne e personaggi che rendono questo volume prezioso. L’ultima opera del professor Santagata, che ci ha lasciato nel 2020, nella sua semplicità, è stata per me fondamentale, mi ha fatto conoscere aspetti nascosti di Dante. Un poeta moderno, che ci insegna attraverso il canto poetico il rispetto delle proprie emozioni.

Lasciamoci allora guidare da parole e immagini, alla scoperta delle zone d’ombra della biografia del Sommo e, nella meraviglia, assisteremo ad un fitto intreccio di vita vissuta e mirabile creazione letteraria.

Vincenzo De Luca – 3ªA Liceo Scientifico

 

 

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