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Dibattito con l’autore del “Casellante”, riflessioni di Ovadia

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A Noto un convegno sullo straniero e sul cambiamento del mondo da parte delle donne.

Noto, giorno 15 Marzo 2017 i ragazzi del “Matteo Raeli” hanno incontrato, presso la sala Gagliardi, Moni Ovadia, musicista, attore, scrittore, ebreo e “cittadino del mondo”.

Moni Ovadia
È considerato uno dei più prestigiosi e popolari uomini di cultura ed artisti della scena italiana; Il suo teatro musicale, ispirato alla cultura yiddish, che lui ha contribuito a far conoscere e di cui ha dato una lettura contemporanea, è unico nel suo genere, in Italia e in Europa. Noto non solo per le sue opere teatrali, ma anche per il suo impegno politico e civile a sostegno dei diritti e della pace è oggi un punto di riferimento per le giovani generazioni.

L’opera “Il Casellante”
L’artista si trovava a Noto per ultimare le tappe del tour “Il Casellante”; una vicenda immersa nel mondo mitologico di Camilleri, che disegna i tratti di una Sicilia arcaica e moderna, comica e tragica allo stesso tempo. È un racconto sulle trasformazioni del dolore della maternità negata e della guerra, ma è anche una composizione in musica divertita e irridente del periodo fascista nella Sicilia degli anni quaranta.

Tema dello straniero
Durante l’incontro, ha posto al centro del dibattito il tema dei migranti, dicendo che essi oggi sono visti allo stesso modo dei meridionali del 1957. Il suo discorso lo possiamo focalizzare nella sua frase: ”Noi non respingiamo i migranti, ma respingiamo i poveracci!” Nelle citta del nord, infatti, dove alzano le barricate, se invece di venire gli africani venissero degli sceicchi a portare milioni di euro vi garantisco che non solo aprirebbero le porte, ma gli stenderebbero pure dei tappeti rossi.

L’importanza delle lingue
Continua l’argomento dicendo che tutti siamo stranieri, e che basta varcare il confine per esserlo; li è cosi che ti trattano, ma se conosci le lingue fai di te uno straniero riconosciuto come pad di un tessuto culturale. Invita dunque i ragazzi per un riscatto ad imparare le lingue straniere perché saperle può cambiare la vita sia in ambito lavorativo che culturale.

Il futuro appartiene alle donne
Ovadia ha chiuso l’incontro con un esempio che induce alla positività: “Il cambiamento appartiene alle donne”. Io ho visto cambiare il mondo, soprattutto in ambito femminile, loro hanno passato anni e anni lottando per i propri diritti e ottenendoli; Spero che saranno le doti femminili a governare questo mondo, ma attente, l’ultimo gioco dell’uomo è quello di farvi assomigliare a loro, però voi non fatevi ingannare mantenete sempre le vostre caratteristiche.

Il congedo dell’autore
Finito l’incontro, “il cittadino del mondo”, come ama definirsi, ha ringraziato tutti i ragazzi per averlo ascoltato, e spere di aver lasciato un segno nelle nostre menti e nei nostri cuori e di ritornare a noto per rivedere le bellezze della nostra città.

Istituto Matteo Raeli Noto Sez. di Via Platone

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