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Allo start “Comunicazione e Informazione 2020”: madrina della cerimonia di apertura la giornalista Laura Valvo

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Allo start Comunicazione e Informazione 2020, la IV edizione è stata tenuta a battesimo dalla dott.ssa Laura Valvo, storica firma del quotidiano La Sicilia.

Allo start Comunicazione e Informazione 2020, la IV edizione è stata tenuta a battesimo dalla dott.ssa Laura Valvo, storica firma del quotidiano La Sicilia.

Venerdì 15 novembre, alle ore 11.15, in via Platone, nell’Aula Magna dell’Istituto “M. Raeli” di Noto, ha avuto luogo la prima masterclass, propedeutica al progetto Comunicazione e informazione 2020. Numerosi studenti di tutti gli indirizzi hanno incontrato la giornalista Laura Valvo, il prof. e critico teatrale Paolo Randazzo, il giornalista Ottavio Gintoli, l’assessore Frankie Terranova e la professoressa e giornalista Alessandra Brafa.

L’incontro è iniziato con la presentazione del progetto da parte della prof.ssa Corrada Fatale. La docente referente ha evidenziato che il progetto, in collaborazione con l’Assessorato alla cultura e del Comune di Noto, è nato come un laboratorio di informazione che utilizza come mezzo comunicativo principalmente i social network. Attualmente è aperto al pubblico un blog denominato “Il primato Netino”, seguito e curato dalla giornalista Alessandra Brafa.

L’assessore Terranova ha sostenuto che, dopo circa 3 anni, il progetto ha raggiunto un duplice risultato: uno scopo didattico, poiché gli studenti hanno compreso che la verità va ricercata anche da diversi punti di vista e questo è un lavoro che utilizza proprio la ricerca, e uno scopo comunicativo, perché attraverso le numerose pubblicazioni è stato possibile informare la società sulle varie attività culturali della città. L’assessore ha, infine, augurato un buon proseguimento del lavoro, assicurando l’appoggio dell’Amministrazione.

La dott.ssa Laura Valvo, giornalista professionista, capo sezione del quotidiano La Sicilia per la provincia di Siracusa, avendo osservato quanto compiuto negli ultimi anni dagli studenti, si è congratulata per la maturità e la capacità dimostrate nell’utilizzare gli strumenti comunicativi multimediali. Ha evidenziato che il giornalista, dal suo lavoro, ne esce sempre arricchito perché si immedesima con il fatto percependo delle sensazioni, pur rimanendo estraneo ad esso.

Ottavio Gintoli, ex allievo del “M. Raeli”, oggi iscritto all’Ordine dei Giornalisti Pubblicisti, si è complimentato con gli studenti per la realizzazione dei pezzi ma anche dei video, che riassumono e salvano dall’oblio la maggior parte degli eventi che si sono verificati a Noto negli ultimi anni. Lo stesso ha sottolineato che i giovani affrontano la quotidianità con occhi diversi e ha consigliato di continuare il percorso di crescita culturale intrapreso.

Il prof. Paolo Randazzo, a differenza degli altri giornalisti presenti, si è definito un “giornalista specializzato” perché si occupa esclusivamente di teatro. Ha raccontato di aver iniziato questo lavoro 27 anni fa e che la peculiarità della sua professione non è, come erroneamente si crede, quella di commentare la trama o la poetica dello spettacolo teatrale a cui assiste, ma quella di osservare il percorso di crescita di singoli attori o di compagnie teatrali del territorio siciliano. Ha spiegato, inoltre, che il lavoro del giornalista è complesso perché richiede capacità di sintesi: mentre nella scrittura di un tema non ci sono limiti di lunghezza, l’articolo deve contenere un numero limitato di battute.

Alessandra Brafa, giornalista pubblicista, ha spronato gli studenti ad essere intraprendenti e ad usufruire di questo percorso formativo che la scuola offre. Ha parlato dei requisiti che un pezzo giornalistico deve avere, richiamando l’abc dell’addetto stampa: accuratezza, brevità e chiarezza, e ha invitato gli allievi ad essere più scrupolosi nella rilettura di ciò che viene scritto, anticipando le strategie per una scrittura efficace sul web che, come per il cartaceo, merita sempre grande attenzione.

Infine, si è deciso di modificare il titolo del blog con uno più breve e più incisivo, tenendo conto delle varie proposte degli studenti. Quale sarà, dunque, il nuovo titolo? 

Articolo di Francesco Landogna IIIB Liceo Classico

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