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“Sulle vie della parità”, Toponomastica femminile premia il “Matteo Raeli” di Noto

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Sul treno del ritorno, in seguito alla partecipazione al concorso “Sulle vie della parità”, gli studenti del Matteo Raeli scrivono il diario di bordo dell'incredibile esperienza.

Sul treno del ritorno, in seguito alla partecipazione al concorso “Sulle vie della parità”, gli studenti del Matteo Raeli scrivono il diario di bordo dell’incredibile esperienza.

Premio speciale interclasse “Sulle vie della parità”

Sul treno del ritorno. Qualche riflessione emerge su questa esperienza, che non è stata la solita gita scolastica.

Il viaggio a Roma, negli ultimi giorni di aprile 2018, nasce in seguito alla partecipazione al concorso “Sulle vie della parità”, indetto dall’Associazione Nazionale Toponomastica Femminile. Un progetto PTOF del “Matteo Raeli” finalizzato a conoscere, valorizzare, incidere nella memoria di tutte/i noi il contributo che le donne hanno dato e continuano a dare alla nostra storia e alla nostra quotidianità.

Premiazione V concorso Sulle vie della parità – Toponomastica femminile

Quest’anno, alla V edizione del Concorso, noi ragazze e ragazzi degli indirizzi Liceo classico, Scientifico, Artistico ed Economico Sociale abbiamo partecipato con la realizzazione di tre video: “Donne contro la Mafia”, sull’intitolazione di un’aula del Liceo Classico, in occasione della notte dei Licei Classici, alle donne che si sono battute a vario titolo contro la Mafia; “Donne e luoghi”, con un percorso su “Isabella Rau della Ferla e il SS Salvatore”, un itinerario che intreccia la vita e l’operato della “Badessa di ferro” all’opera artistico-architettonica della Basilica del SS Salvatore di Noto; “Malina Suliman e la Street Art”, all’interno de “Il Giardino delle Giuste e dei Giusti del Matteo Raeli”, che, a partire dall’incontro con Malina Suliman, la streetartist afgana famosa per le immagini delle donne scheletro coperte dai burqua, ha sottolineato l’importanza dei luoghi come fisicità della memoria, memoria che si fa spazio, bellezza e cura di persone, storie, ambiente, territorio.

Il nostro viaggio a Roma ha avuto inizio a Cinecittà, luogo magico, con la scoperta dei meravigliosi teatri, sedi delle più grandi realizzazioni cinematografiche e televisive, nazionali e internazionali.

Visita a Cinecittà – l’antica Roma

Abbiamo scoperto che l’artefice principale della crescita di Cinecittà è stato Federico Fellini e il suo amore per il cinema, ma l’intuizione primaria appartiene a Benito Mussolini, consapevole dell’importanza che la comunicazione di massa aveva e avrebbe avuto nel controllo delle masse. Mussolini apre la stagione dei Cinegiornali Luce, dei film epici e coloniali, una Hollywood in camicia nera. Ma questo è solo l’inizio, perché gli anni quaranta e il Neorealismo, in un’Italia in ginocchio, vedono il cinema italiano nel mondo. Gli anni ’60 e ’70 attraversano il boom, il sogno della rivoluzione e gli anni di piombo. La fine del secolo annuncia la rinascita del 2000, quando il nostro cinema, anche attraverso le fiction televisive, nell’era globale, torna al centro della storia.

Cinecittà – Anna Magnani (1955)- Kirk Douglas e Silvana Mangano (1954)

Straordinaria poi si è rivelata la visita di Palazzo Madama, la sede del Senato della Repubblica, istituzione centrale del nostro ordinamento repubblicano. Abbiamo percorso le sue immense sale guidati da un signore accogliente e professionale che, insieme alle notizie storiche, ci ha comunicato tutto il suo amore e rispetto per quei luoghi. Perché Palazzo Madama mette insieme la tradizione e l’innovazione, la storia delle nostre radici e i necessari cambiamenti della modernità. I senatori e le senatrici devono incarnare le antiche virtù del Senatus romano: rispetto della parola data, oratoria, coraggio, onestà, eloquenza. Nella bellissima Sala Maccari, con l’affresco al centro del soffitto, la donna Italia sembra rivolgersi a noi visitatori e presentarsi con un monito rivolto a se stessa: “Sei libera. Sii grande”. Infine, entrare nell’aula del Senato è stato veramente emozionante, lì abbiamo percepito il senso e il valore immenso della democrazia, attraverso il racconto emotivamente partecipato della storia di tale importante istituzione.

Studenti e docenti all’ingresso di Palazzo Madama

Momento centrale e significativo, ad apertura della cerimonia di premiazione del concorso “Sulle vie della parità”, è stato l’incontro con l’On. Laura Boldrini. L’ex presidente della Camera dei Deputati, che quest’anno ha patrocinato la quinta edizione del concorso, ha tenuto un discorso incentrato sulla   parità delle donne sul piano sociale, privato e lavorativo, facendo riferimento anche al suo vissuto personale, il suo primo sciopero all’età di 10 anni, a casa, contro la regola ingiusta che le faccende domestiche riguardavano solo le bambine, mentre erano esclusi i fratelli. Questa battaglia che coinvolge tutte noi e tutti noi riguarda ogni ambito della nostra vita, del nostro modo di relazionarci, del nostro modo di parlare e di scrivere, perché il linguaggio è il primo ambito di riconoscimento e di rispetto delle donne. Il messaggio che ha voluto trasmettere a noi giovani è stato quello di impegnarci ad eliminare qualsiasi tipo di disuguaglianza tra i due sessi, non abbassare mai la guardia, perché le conquiste che ci sono state vengono continuamente messe in dubbio e ancora c’è tanto da fare.

Al centro l’On. Laura Boldrini

E poi la premiazione e la gratificazione della motivazione del premio:

Premio speciale interclasse – IIS Matteo Raeli, Noto(SR)

Classi del liceo artistico, economico/sociale, scientifico e classico hanno realizzato un percorso, una vera e propria esperienza di cittadinanza attiva, rigoroso e attento alla costruzione di una storia inclusiva e paritaria. Tre i video realizzati: Donne contro la mafia, Storie di donne e di luoghi, Malina Suliman e la street art, dove le immagini riescono a valorizzare efficacemente lo spessore e l’impegno civile di ogni protagonista. Lavori che si propongono di rileggere e riscoprire lo spazio urbano attraverso l’ottica di genere. Da segnalare anche le appropriate scelte musicali e l’attenzione a un uso non sessista della lingua.

I giorni successivi sono stati dedicati alla visita del centro storico di Roma. Piazze, monumenti, strade, quel museo a cielo aperto che è la splendida e sempre eterna Caput mundi.

Articolo a cura degli studenti Francesco Buscema, Nicola Lopez, Chiara Macrì, Hilary Rossitto della Classe VB Liceo Scientifico

 

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