Sab. Apr 27th, 2024

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Il virus dei cambiamenti

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L’aggiunta di nuove parole al nostro dizionario mnemonico nell’arco degli anni è sempre stato motivo di gratificazione personale, purtroppo credo che quest’anno non sia stata la stessa situazione.

L’associazione di parole quali “coronavirus, tamponi, assembramenti e lockdown” è stata una delle tante sciagure che il 2020 potesse regalarci insieme alla morte di Kobe Bryant.

Il nuovo virus ha letteralmente tirato fuori ciò che tenevamo dentro, e non sto parlando della saliva, ci ha reso fragili, sensibili.

L’attesa di ogni DPCM è accompagnata da ansie e paure e ognuno cerca di darsi coraggio come può, affidandosi al buon Dio.

Non tutto però, è stato negativo: a seguito della quarantena  la Natura, grazie alla chiusura delle fabbriche e alla diminuzione di gas di scarico delle automobili si è come “risvegliata”.

Dalle nostre finestre si vede risplendere il sole, la vegetazione è più rigogliosa  e addirittura la tv manda immagini di animali che come gli umani passeggiano tra le vie della città.

Poi, quando le regole si sono attenuate e siamo tornati ad una vita quasi normale, abbiamo pensato di aver sognato. E’ stato come svegliarsi e ritornare ad affrontare la vita Reale. Ma in fondo se ripenso a tutto ciò che abbiamo passato, chi non penserebbe si sia trattato di un sogno o, per essere più precisi,  di un incubo?

Il nostro modo di approcciarci alla vita, il modo di pensare, di agire e anche le nostre relazioni interpersonali sono cambiati in un semplice anno, nulla sarà come prima.

L’età adolescenziale non è mai stata semplice da affrontare, e non dirò qualcosa di nuovo affermando che il Covid ha solamente peggiorato la situazione, ma posso, come tutti del resto, sperare che questa pandemia finisca nello stesso modo in cui è iniziata: Velocemente, molto velocemente!

 

Sofia Della luna

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