Ven. Apr 26th, 2024

RAELIOGGI

le Notizie al Primo Posto

27 gennaio 2020, una giornata per non dimenticare

4 min read

Ancora emozioni e riflessioni dei ragazzi e delle ragazze del “Matteo Raeli” nel “Giorno della memoria”.

E’ partito lunedì 27 gennaio il progetto “…E dopo l’odio… Riflessioni sulla tragedie del ‘900 e non solo”, patrocinato dalla Prefettura di Siracusa, dall’Ufficio Scolastico Provinciale e dalla Consulta provinciale degli studenti, in collaborazione con l’Assostampa Siracusa, che ha visto come prima tappa la città di Noto, con il coinvolgimento delle scuole.

L’incontro, tenutosi nell’Aula Magna del plesso di Via Platone dell’I.I.S. “M. Raeli”, è stato aperto dalla rappresentante della Consulta degli studenti, Alice Trigilia. L’alunna del Liceo Classico “A. Di Rudinì”, visibilmente emozionata, ha illustrato il significato e le finalità del progetto. Successivamente, con l’aiuto di alcune immagini, la studentessa ha raccontato le vicissitudini del netino Corrado Figura, militare internato in Germania dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943. Per onorarne la memoria e il sacrificio, S.E. la prefetta Giusi Scaduto ha consegnato ai familiari, presenti in sala, una medaglia al valore.

A seguire, il dirigente scolastico del Raeli, dott. Concetto Veneziano, ha sottolineato il motivo principale di tale iniziativa: “ricordare e non dimenticare“, evidenziandone l’importanza e il valore ai fini della formazione delle giovani generazioni, soprattutto nel contesto in cui viviamo, caratterizzato dalla diffusione – attraverso i social – di atteggiamenti di  odio e ostilità.

Altrettanto forti le parole del sindaco di Noto Corrado Bonfanti, il quale ha affermato che “abbiamo bisogno di esempi, poiché a 75 anni dalla liberazione di Auschwitz, che ha messo uomini contro altri uomini, non accada più questo orrore“.

In rappresentanza delle Forze di Polizia e della Capitaneria di Porto di Siracusa, sono intervenuti il dott. Paolo Arena, il dott. Guglielmo La Magna, il ten. Col. Marco Piras, i capitani Giulia Facciorusso e Andrea Sotgiu che hanno presentato agli studenti e alle studentesse alcune figure di militari che compirono atti di coraggio e gesta encomiabili negli anni bui delle persecuzioni razziali, mettendo a rischio la loro stessa vita.

Tra gli eroi, la storia di Giovanni Palatucci, giovane commissario campano, inviato a Fiume “per punizione” e che, da questore, anziché perseguitare gli ebrei, offrì loro assistenza e aiuto poliziotto.
Capuozzo, accontenta questo ragazzo, avverti sua madre che lui sta partendo per la Germania. Addio!”. Queste le ultime parole di Giovanni Palatucci, chiuso in un vagone piombato alla stazione di Trieste con altri mille deportati, destinazione Dachau.

Dobbiamo avviare un percorso umano per sconfiggere le discriminazioni, tramite la conoscenza. Cerchiamo di combattere il brutto ricordo di Auschwitz, là dove il lavoro non rendeva liberi ma avviava una umanità offesa ad un destino crudele. Non lasciamo che nessuno annienti la nostra dignità e comportiamoci da cittadini responsabili“, ha commentato il Vicequestore del Commissariato di Noto dott. Paolo Arena,rivolgendo tale auspicio ai giovani in sala.

Nel suo discorso, il tenente colonnello Marco Piras ha ricordato la difficilissima condizione delle Forze Armate Italiane dopo l’annuncio improvviso dell’Armistizio dell’8 settembre quando senza alcun coordinamento e direttiva si trovarono a contrastare l’azione delle truppe tedesche che, di fronte all’avanzata alleata, avevano avviato spietate azioni di ritorsione nei confronti di civili inermi.

Quattro i marescialli ricordati, Giacomo Avenia, Osman Carugno, Carlo Ravera, Enrico Sibona, tutti in servizio nelle provincie del Nord Italia occupate dai nazisti e inseriti tra “i giusti tra le nazioni“. Accanto a loro, il Vice Brigadiere Salvo D’Acquisto che diede la vita per salvare 22 civili innocenti.

Ultimo emozionante intervento quello della Capitana della Guardia di Finanza, Giulia Facciorusso, che ha narrato l’atto eroico di Leonardo Marinelli, allora comandante della compagnia di Madonna di Tirano, e dei suoi finanzieri che riuscirono a salvare circa 300 ebrei slavi internati ad Aprica conducendoli, attraverso gli impervi sentieri dei contrabbandieri, in Svizzera.

Un valore aggiunto è stato dato dai lavori presentati dagli studenti e dalle studentesse del “M. Raeli”, che hanno ricordato la Shoah con elaborati multimediali in prosa e poesia.

Infine, è stata data lettura del messaggio che Liliana Segre ha inviato alla scuola a supporto e plauso dell’iniziativa intrapresa il 24 gennaio dal titolo “Non solo ieri. La storia negata”.

 “Coltivare la memoria – ricorda la Senatrice è ancora oggi un vaccino prezioso contro l’indifferenza e ci aiuta, in un mondo così pieno di ingiustizie e di sofferenze, a ricordare che ciascuno di noi ha una coscienza e la può usare”.

A conclusione, S.E. la prefetta Giusi Scaduto ha ringraziato i presenti per la partecipazione ricordando che “ognuno di noi deve coltivare la memoria come atto d’amore di ogni generazione verso quelle che seguiranno”.

Articolo realizzato dagli studenti della IV A del Liceo Classico
Borgh Simona, Buscema Corradapia, Degliangioli Ilaria, Giansiracusa Sofia, Montoneri Mariagiovanna, Turi Giovanni

Foto realizzate dagli studenti della IV A Liceo Classico:
Cataldi Antonino, Turi Giovanni

 

 

 

Copyright © All rights reserved. | Newsphere by AF themes.