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L’arma contro il nemico silenzioso: la prevenzione

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A scuola un interessante incontro sulla prevenzione dei tumori, promosso dai Lions. Perché “sapere ci rende più forti”.

Il 30 gennaio, nell’Aula Magna di via Platone, le terze del “Matteo Raeli” hanno partecipato a un incontro sulla prevenzione dei tumori, promosso dal club service dei Lions.

La dott.ssa Malignaggi, esperta in ginecologia e ostetricia, che da 10 anni, assieme al Lions Club, si occupa della prevenzione dei tumori attraverso il “Progetto Martina”, ci ha spiegato come un corretto stile di vita e una sana alimentazione possano prevenire l’insorgenza di malattie oncologiche.

La specialista ha spiegato l’origine del nome del progetto: Martina, infatti, era una ragazza di 22 anni, morta a causa di un tumore alla mammella. È stata lei, dopo aver scoperto la malattia, a rendersi conto dell’importanza della prevenzione per combattere il cancro.

Circa il 30% delle donne che si ammalano di tumore, lo sviluppano alla mammella; invece, tra gli uomini, molto diffuso è quello alla prostata. Le principali cause di insorgenza dei tumori sono l’alcool, che può causare cancro al fegato e alla mammella; una scorretta alimentazione, come l’eccessiva assunzione di proteine; il fumo e l’inalazione di radon, un gas materiale presente nelle nostre case.

Il tumore si forma da cellule che, nel corso del tempo, subiscono un’alterazione genetica. La causa di tale alterazione è ancora incerta, ma seguire una sana alimentazione e praticare attività fisica regolarmente può ridurre il rischio fino al 30%. Il codice europeo per la prevenzione dei tumori prevede 10 punti fondamentali, tra cui mangiare molta verdura, evitare l’eccessiva esposizione ai raggi solari, consultare un medico se si notano alterazioni nel nostro corpo (come nei che cambiano forma, o noduli alla mammella o ai testicoli).

Sabina Malignaggi, dirigente dell’ASP Sr che si occupa di screening, ci ha spiegato più dettagliatamente quei tumori che già alla nostra età cominciano a formarsi e che lentamente e silenziosamente, sviluppandosi, potrebbero, se non adottate in tempo le adeguate precauzioni, condurci alla morte.

Particolarmente diffuso è il carcinoma della mammella, che può presentarsi sia nei maschi che nelle femmine, ma l’incidenza maggiore si ha nelle donne, se si considera che una donna su 9 ne viene colpita. Per questo è fondamentale una diagnosi precoce, che permetta di intervenire prima che sia troppo tardi. I sintomi del carcinoma alla mammella possono essere secrezioni ematiche dal capezzolo, microcalcificazioni, lesioni radiologiche sospette, presenza di noduli avvertibili tramite l’autopalpazione, che avviene mediante movimenti circolari dei polpastrelli intorno al seno.

Come suggerisce la dottoressa è di fondamentale importanza sottoporsi ad alcuni esami periodicamente: mammografia, ecografia, agoaspirato, agobiopsia.

Il secondo tumore più diffuso nelle donne è quello al collo dell’utero. In Australia e in Gran Bretagna la percentuale di donne colpite da questo male è diminuita notevolmente grazie alle numerose vaccinazioni che sono state effettuate. Il papilloma virus è alla base dell’insorgenza di numerosi tumori oltre a quello della cervice uterina. E questo tipo di virus viene trasmesso principalmente attraverso i rapporti sessuali o, seppur molto raramente, a causa della frequentazione di bagni pubblici. Per la prevenzione è opportuno sottoporsi ad un esame specifico chiamato Pap test, ogni 2-3 anni, da quando ha inizio l’attività sessuale.

Il tumore al testicolo, che prevede la formazione di cellule tumorali a partire dai tessuti di uno o entrambi i testicoli, colpisce per la maggior parte la popolazione giovane (tra i 20 e i 40 anni). Di solito esordisce con un nodulo, un aumento di volume, un gonfiore o un senso di pesantezza del testicolo. Per questo è importante che gli uomini imparino a fare l’autopalpazione, ossia un esame del testicolo, palpando l’organo di tanto in tanto per scoprire in tempo eventuali anomalie. Grazie ai progressi degli ultimi anni, oggi nove casi di tumore al testicolo su 10 si curano con successo. Per la cura possono essere adottate differenti opzioni: attenta osservazione, chirurgia dei linfonodi retro-peritoneali, chemioterapia o radioterapia preventiva, ecc.

Il melanoma, che rappresenta circa il 5% dei tumori che colpiscono la pelle, è principalmente diffuso tra le persone di età compresa fra i 45/50 anni. La principale causa è l’esposizione alla luce ultravioletta, ma non va sottovalutato l’uso improprio delle lampade e lettini solari. Durante gli autocontrolli (consigliabili ogni 3-4 mesi) bisogna fare attenzione alle caratteristiche di nei mutati o nuovi, riassumibili nella sigla ABCDE (Asimmetrico, Bordi, Colore, Dimensioni, Evoluzione).

Tanti gli esami di diagnostica (radiografie, ecografie, TAC, PET, risonanza magnetica) e altrettante le cure che normalmente precedono e/o seguono l’intervento chirurgico.

In realtà, contro questa malattia silenziosa bisogna sapere ascoltare il nostro corpo, leggerne i cambiamenti e non trascurare mai qualsiasi sintomo. Bisogna sempre cercare di prevenire, la prevenzione è la miglior cura, l’arma più potente ed efficace.

Articolo di
Morena Caruso, Giuditta Patti, Emanuele Genovesi, Giada Carnemolla, Swami Nevola, Mariachiara Di Paola
IIIB Liceo Scientifico

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