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Notte Nazionale del Liceo Classico, il “Di Rudinì” apre le porte a tutta la cittadinanza

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Venerdì 17 gennaio in tutta Italia è stata celebrata la VI edizione della “Notte nazionale del Liceo Classico”, evento tra i più attesi dai giovani “classicisti”. Tra gli ospiti della manifestazione tenutasi a Noto anche la scrittrice Cristina Cassar Scalia.

Notte Nazionale del Liceo Classico

Istituita nell’anno scolastico 2014/15 dal docente di Latino e Greco Rocco Schembra, la manifestazione nasce per  promuovere il valore della cultura umanistica e l’attualità degli studi classici. Anche quest’anno, in occasione della VI edizione, gli studenti del Liceo Classico di Noto “A. Di Rudinì” hanno aderito con entusiasmo all’iniziativa proponendo una serie di iniziative: incontri con autori, laboratori, momenti musicali e teatrali.
Ad inaugurare la giornata è stato l’incontro, tenutosi alle ore 11:00 nell’Aula Magna del Seminario Vescovile, con la scrittrice netina Cristina Cassar Scalia, ex studentessa del Di Rudinì

Da sx: il prof. Randazzo, la scrittrice Cassar Scalia, la prof.ssa Raudino

In apertura il prof. Paolo Randazzo ha presentato l’iniziativa ribadendo la grande valenza formativa delle discipline umanistiche:”Da sei anni il90% dei Licei italiani organizza questa festa per riflettere sul significato degli studi classici nella cultura del nostro Paese. L’Italia è forse l’unico Paese al mondo in cui si studiano in modo approfondito il greco ed il latino. Si studia la filosofia ad un ottimo livello ma anche le discipline scientifiche a partire dal fatto che anch’esse hanno un loro retroterra storico. Facciamo memoria del fatto che noi siamo storia, siamo cultura. Questa è la funzione del Liceo Classico: ricordare a tutti che un uomo e una donna, prima di essere qualunque altra cosa sono storia, sono cultura. Tuttavia, la formazione classica è stata spesso messa in discussione ed è stata considerata un lusso inutile per il nostro Paese e a tal proposito noi interveniamo: per ribaltare questa prospettiva”.

E’ poi intervenuta la prof.ssa Cettina Raudino che, dopo aver presentato Cristina Cassar Scalia, autrice di quattro romanzi e vincitrice di importanti riconoscimenti, come il premio Sciascia Racalmare, ha con lei conversato, soffermandosi in particolare sul suo ultimo romanzo e sulla figura del vicequestore Vanina Guarrasi, la protagonista dei due fortunati gialli ”Sabbia nera” e “La logica della lampara“.

Cristina Cassar Scalia, visibilmente contenta di rivolgersi ad un uditorio di giovani, si è raccontata con grande naturalezza e generosità. Medico oftalmologo con la grande passione per la scrittura, all’ultimo anno del Liceo partecipa ad un concorso letterario, vince e mette un sogno nel cassetto: quello di diventare scrittrice. Sarà dopo la laurea e l’inizio della professione che il sogno si concretizzerà. Molte le domande poste da Cettina Raudino sul successo e sul faticoso mestiere di scrivere.

La notorietà è arrivata tutta in una volta con Vanina, ma a venire poco per volta è stata la presa di coscienza del fatto di essere considerata veramente una scrittrice”, ha risposto Cristina Cassar Scalia. “Si dice che quando si pubblica il primo libro, anche con un editore importante, non si è ancora scrittori, ma esordienti. Solo al secondo libro ci si può definire tale; quindi è con il secondo romanzo ”Le stanze dello scirocco” che mi sono definita una scrittrice, ma quello che mi ha fatta realmente “svoltare”, è stata la figura di Vanina. Quindi in realtà vivo questa notorietà così come viene, giorno dopo giorno, senza chiedermi troppo come sia possibile che Vanina sia divenuta così nota e così amata.

A chiudere la conferenza sono state le domande da parte di alcuni studenti, alle quali la scrittrice ha risposto con grande disponibilità.

Le attività hanno avuto seguito nel pomeriggio con cinque diversi laboratori preparati e condotti dagli studenti: il ”Laboratorio sulla differenza di genere”, in cui è stato aperto un dibattito riguardante le disparità tra uomo e donna; ”Archimede in fisica”, che ha dato la possibilità di assistere ad un esperimento di fisica; ”Laboratorio sulla filosofia”, in cui è stata rappresentata una divertente scenetta sui grandi filosofi greci; ”Andata e Ritorno”, un laboratorio di lettura condivisa incentrato sui temi del viaggio, della casa e del mostro; ”L’importanza dello sport”, laboratorio in cui si è discusso del ruolo positivo che lo sport può avere nella nostra vita.

Il ricco programma della serata è stato ulteriormente impreziosito dalle performance artistiche degli studenti,alcuni hanno suonato al clarinetto, al sax e al pianoforte famosi pezzi musicali, altri si sono cimentati nella lettura drammatizzatadi alcuni passi dell’Antigone.

L’evento si è concluso con una grande festa nel cortile della nostra scuola: evento magico che ci ha permesso di ballare, incontrarci con gli studenti e le studentesse degli altri indirizzi, cantare e divertirci in modo sano per tutta la serata.

Articolo di Asia Cappello IV A Liceo Classico
Photo credits Vincenzo Papa e Giuseppe Munafò IV A Liceo Classico

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