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Silvana Grasso e “Solo se c’è la Luna”

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Giorno 7 aprile 2017 a Noto, presso la sede universitaria del C.U.M.O, si è tenuto l’incontro con la nota e insigne scrittrice siciliana Silvana Grasso, una delle voci più interessanti del panorama letterario internazionale, autrice del romanzo “Solo se c’è la Luna”, pluricandidato a diversi premi, dal Premio Strega al Premio Campiello, che sta affascinando i lettori conquistando la scena dell’editoria non solo italiana.
Da sempre amante della letteratura e della cultura in generale, profonda conoscitrice delle lingue classiche oltre che finissima filologa, Silvana Grasso attualmente lavora come docente universitaria presso varie sedi, anche estere.
In apertura l’autrice ha concesso a noi giovani “aspiranti giornalisti”, coinvolti nel progetto “Comunicazione e Informazione” voluto dall’Amministrazione Comunale di Noto – Assessorato alla Cultura d’intesa con l’I.I.S. M”. Raeli”, una breve intervista mediante la quale è stato possibile conoscerla in tutta la sua esplosiva, solare e “acerba” personalità.
La Grasso ha esordito descrivendosi come uno stranissimo animale mitologico, un intrigante crogiolo di personalità e modi di essere, talvolta in contrasto tra loro. Nonostante il suo audace temperamento ha confessato di vedere nella noia una delle sue più grandi paure, che esorcizza esercitando l’arte della scrittura. Considerata la sua “personale psicologa”, la scrittura rappresenta per lei l’unico strumento che possiede per sfuggire dalla castrazione della normalità, che la costringe in una “realtà-prigione” dove tutte le azioni lontane dallo stereotipo della normalità vengono considerate reato.
Una delle peculiarità del suo carattere, che la discosta dal suddetto stereotipo, è il viscerale amore per l’avvento della notte che con il suo chiarore conferisce alla pietra antica dei monumenti un colore inedito e profondamente suggestivo: lei stessa afferma di riuscire a controllare la “temperatura emotiva della pietra”, nelle sue uscite notturne tra le vie delle sue città.
Aneddoto dopo aneddoto, dopo essersi dedicata all’emozionante e fervida presentazione di sé, la scrittrice, affiancata dalla Presidente dell’Associazione “Semaforo Rosa” Cettina Raudino e dal Presidente dell’Associazione Giovanile “Le formiche del fuoco” Niccolò Salvia, ha tenuto magistralmente e nel contempo con grande spontaneità la presentazione del libro. La lettura di un breve passo del romanzo e una sintesi esplicativa circa la trama hanno lasciato spazio al susseguirsi di vari interventi concernenti i singoli pareri sullo scritto acclamato come un’armoniosa e simmetrica storia dal linguaggio carnale, concreto, passionale che mira a destare i sentimenti più profondi. La Grasso si è soffermata spesso a sottolineare la presenza costante di quella che definisce una “metrica della carne”, che intride la struttura narrativa del romanzo e ne rende la scrittura durissima ed elegiaca allo stesso tempo, fortemente epica nel raccontare un eros saffico. Una scrittura che porta sulla pagina letteraria creature sgangherate, come spesso sgangherata è la vita, ma costantemente spinte dal “desiderio del desiderio” ad agire, affrontando con il “sentire” di donne quella dicotomia tra carne, natura e cultura che genera ossimori di sentimenti ma spinge a superare paure ataviche.
In conclusione si è instaurato un dibattito tra i numerosi presenti e la scrittrice, terminando così un ispirato e ispirante incontro formativo.

Istituto “Matteo Raeli” – Noto
Sez. via Montessori

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